

PIÙ SPONTANEITÀ E MENO FORMALITÀ, ECCO COSA CERCANO GLI ITALIANI: PER IL 71% CRESCE IL DESIDERIO DI MOMENTI IMPROVVISATI E CONTESTI SENZA ETICHETTE
BIRRA MORETTI DÀ VOCE ALLA SPONTANEITÀ ITALIANA ‘COME PIACE A NOI’
Sempre più persone riscoprono il piacere di stare insieme in modo semplice e autentico: oggi 1 italiano su 3 si sente più informale a tavola rispetto a 10 anni fa e quasi il 64% crede che consumare cibo in buona compagnia in un’occasione informale possa migliorare il buon umore e il relax.
Le esperienze di street food condiviso conquistano il 69,9% delle preferenze, mentre la birra si conferma la compagna ideale: per oltre 7 italiani su 10 è la bevanda simbolo della convivialità spontanea.
Birra Moretti abbraccia questa voglia di cambiamento e racconta la spontaneità tipicamente italiana.
Milano, 4 luglio 2025 – In un Paese in cui la tavola è da sempre sinonimo di cultura, identità e condivisione, il modo di vivere i momenti conviviali sta evolvendo verso una dimensione più autentica e spontanea. Rispetto a dieci anni fa, infatti, oltre 1 italiano su 3 (31%) si sente più informale a tavola, contro il 28,3% che afferma di essere diventato più formale. Una tendenza confermata anche dalle abitudini legate al consumo di cibo: quasi il 40% preferisce ambienti semplici e informali per stare in compagnia, superando nettamente chi sceglie esperienze gourmet e più strutturate (28,3%).
Oggi, le esperienze di street food condiviso, all’insegna della semplicità e della spontaneità, conquistano il 69,9% degli italiani. E anche il modo di stare insieme cambia: il 71% preferisce vivere momenti conviviali improvvisati con gli amici, senza schemi né regole, in locali che non si adeguano a convenzioni sociali e dress code.
Emerge, dunque, un bisogno crescente di luoghi e occasioni conviviali in cui sentirsi liberi, autentici e a proprio agio. La spontaneità si afferma come valore personale e sociale: per il 54,9% significa essere sé stessi senza paura del giudizio altrui, per il 51,3% poter esprimere liberamente le proprie emozioni, e per il 23,3% non doversi preoccupare di fare bella figura.
È la fotografia che emerge dall’indagine inedita condotta da AstraRicerche per Birra Moretti, che esplora come sono cambiate le abitudini degli italiani nei momenti legati al cibo e alle bevande, e il loro rapporto con l’essere autentici, spontanei: un valore che il brand abbraccia con la campagna istituzionale “Come piace a noi”, espressione autentica dello stare insieme all’italiana.
Una naturale evoluzione del posizionamento di Birra Moretti, che da sempre risponde ai bisogni dei consumatori, e che affonda le sue radici nelle abitudini di condivisione più vere, quelle che oggi più che mai si creano attorno a una tavola informale, reale o improvvisata. In questo scenario, emerge un nuovo modo di vivere lo stare insieme attorno al cibo e prende vita il concetto di food connection, che nasce dall’alchimia tra persone, cibo e luoghi semplici: un legame fatto di convivialità e apertura verso l’altro, in cui a contare non è tanto il “cosa” quanto il “come” e “con chi”. È una connessione autentica, che mette al centro la voglia di incontrarsi attorno al cibo e rendere ogni momento condiviso speciale.
PER OLTRE 7 ITALIANI SU 10 LA BIRRA ACCOMPAGNA LA SPONTANEITÀ NEI MOMENTI DI CONVIVIALITÀ
Per oltre 7 italiani su 10 (75,2%), infatti, la birra si conferma come la bevanda che porta spontaneità nei momenti di convivialità. È apprezzata perché mette tutti a proprio agio (39,4%), accompagna i momenti felici (36,4%) e perfetta per le occasioni più semplici e informali (29,5%). Versatile per natura, si conferma la compagna ideale di una socialità senza sovrastrutture: il suo gusto fresco e leggero conquista per la capacità di accompagnare ogni tipo di piatto (34,6%) e di adattarsi con naturalezza a contesti e gusti diversi (34,4%).
CRESCE IL BISOGNO DI SPONTANEITÀ ANCHE IN CONTESTI DI SOCIALIZZAZIONE INFORMALI
In un’Italia che cambia, anche il modo di vivere la socialità e il consumo di cibo si evolve: cresce infatti tra gli italiani il bisogno di spontaneità, soprattutto nei contesti informali. A guidare questo cambiamento è la ricerca di esperienze conviviali genuine, dove sentirsi sé stessi senza pressioni o convenzioni sociali. Secondo i dati dell’indagine, la spontaneità è oggi percepita come maggiormente presente in contesti di socializzazione informali quali pranzi, cene, aperitivi, feste e celebrazioni con amici (58%). Anche la tavola con la famiglia allargata (34,9%) e i momenti con i vicini di casa o di quartiere (29,7%) si confermano occasioni ideali per lasciarsi maggiormente andare.
GLI INGREDIENTI DELLA ‘FOOD CONNECTION’: BUONA COMPAGNIA, CIBO E LUOGHI SEMPLICI
Anche la buona compagnia ha un ruolo: rappresenta infatti il fattore più influente (54%), seguita dalla libertà di parlare liberamente (44,6%), dal tempo a disposizione senza la fretta di consumare (39,9%) e il contesto, meglio se semplice e improvvisato (35,8%). In particolare, i giovani tra i 18 e i 35 anni si sentono più spontanei ovunque si possa festeggiare (22,1%) o mangiare a basso costo (16,5%).
PIZZA, APERITIVI E CIBI DELLA TRADIZIONE SONO I CIBI CHE PIU’ FAVORISCONO LA SPONTANEITÀ
A livello gastronomico, per oltre la metà degli italiani (58,5%) la pizza si conferma la regina dell’informalità e della convivialità, seguita dai piatti della tradizione italiana (40,1%) e dallo street food (36,1%, con un picco tra i più giovani). Meno citati invece i cibi salutari (27,9%), gli snack (27%) e le cucine etniche (14,5%, che salgono al 20,2% tra le donne under 35).
GLI ITALIANI CERCANO IL CONTESTO GIUSTO PER ESSERE SÉ STESSI: PIÙ “SPONTANEI” CON GLI AMICI AL BAR, PIÙ TRADIZIONALI CON I PARENTI A TAVOLA
Anche il contesto fa la differenza: per il 67,6% degli italiani alcuni luoghi favoriscono la spontaneità, mentre il 51,5% ammette di sentirsi inibito in ambienti più formali. La maggioranza preferisce scegliere dove incontrarsi, sia con amici (70,1%) che con parenti (68,4%). Al di là della casa, che rappresenta il luogo iconico della spontaneità, non è un caso che tra gli spazi pubblici vinca la pizzeria (28,6%), seguita da pub e bar (23,5%), ristoranti della tradizione italiana come trattorie e osterie (23,3%).
Con la famiglia, la convivialità si esprime soprattutto attorno alla tavola tradizionale (51,2%); con gli amici, invece, vincono gli spazi all’aperto: i tavolini di un bar (40,6%) sono in cima alle preferenze, seguiti da pizza d’asporto (30,5%) e spazi all’aperto improvvisati (59,9%). Segno che la convivialità si nutre di libertà, giusto contesto e semplicità.
QUANDO IL CIBO UNISCE: UNA TAVOLA INFORMALE È UNA TAVOLA FELICE
Le occasioni conviviali vissute in modo informale generano effetti positivi evidenti: per quasi il 64% degli intervistati si è più di buon umore e ci si rilassa; si conversa con più libertà (43,7%), ci si rilassa (37,8%) e si è più a proprio agio (37,1%). Non solo: questi momenti rafforzano i legami esistenti (37,1%) e favoriscono nuovi incontri o esperienze, facilitando la socializzazione (29,5%) e l’apertura a provare qualcosa di nuovo (22,1%).
LA SPONTANEITÀ MIGLIORA L’ESPERIENZA DEL CONSUMO E LA QUALITÀ DELLE RELAZIONI SOCIALI
Sentirsi liberi da regole e convenzioni migliora l’esperienza del consumo e rafforza i legami sociali. Per il 54,9% degli italiani significa rilassarsi e godersi il momento, mentre il 27,6% apprezza la possibilità di non sentirsi giudicato e il 27,1% quella di vivere senza condizionamenti.
Sul piano relazionale, l’essere sè stessi rende più allegri (38,1%), favorisce il rilassamento (35,4%) e permette di essere autentici (33%), senza pressioni o maschere, contribuendo a creare un’atmosfera più leggera e accogliente. Emergono così i tratti di una nuova cultura della socialità: più libera, più semplice, più vera. Un modo di stare insieme che valorizza il piacere dell’incontro, della convivialità senza forzature, e dell’essere sé stessi.
LE BARRIERE DELLA SPONTANEITÀ? GIUDIZI, FRETTA E SMARTPHONE
Gli ostacoli a questo modo di vivere sono soprattutto i giudizi esterni o gli atteggiamenti negativi (45,3%), seguite dal vivere sempre di fretta (38,6%) e dall’uso eccessivo dello smartphone (37,4%), che interferisce con la qualità delle interazioni. Nonostante il desiderio di sentirsi liberi, quasi la totalità degli italiani sperimenta, anche in occasioni informali legate al consumo di cibo, la pressione esercitata dalle aspettative sociali, al punto che solo il 16,4% dichiara di non esserne mai influenzato. Una dinamica particolarmente sentita dai giovani adulti tra i 18 e i 35 anni.
“Negli ultimi dieci anni abbiamo assistito a una importante trasformazione della convivialità, che riflette un’evoluzione culturale più ampia: oggi si ricerca e apprezza di più la spontaneità come manifestazione autentica dello stare insieme. In questo scenario, la birra ha ritrovato un ruolo centrale. – spiega Alfredo Pratolongo, Corporate Affair Director HEINEKEN Italia e Presidente Fondazione Birra Moretti – È la bevanda della socialità, versatile e trasversale, capace di adattarsi a ogni gusto, ogni piatto, momento e contesto, creando occasioni di incontro autentiche. Birra Moretti ha saputo leggere le evoluzioni dei nostri stili di vita, mantenendo forte il proprio legame con la cultura gastronomica italiana. Ha fatto da apripista nel portare la birra sulle tavole come parte integrante dell’esperienza culinaria, contribuendo a diffondere una nuova sensibilità nel rapporto tra birra e cibo. Oggi riafferma il ruolo di marca guida con uno sguardo contemporaneo e al futuro, riaffermandosi come simbolo di una convivialità dai tratti più informali ma che rimane asse portante della nostra cultura alimentare”.
LA CAMPAGNA “COME PIACE A NOI”: UN INNO ALLA SPONTANEITÀ TUTTA ITALIANA
Con la campagna “Come piace a noi”, Birra Moretti si fa interprete di questo cambiamento sociale e culturale, mettendo al centro i valori della spontaneità, dell’autenticità, della convivialità libera dai formalismi. Il messaggio è semplice: è nei momenti senza copioni che nasce la vera convivialità. Nessun dress code, nessuna aspettativa da soddisfare: solo una tavola, fisica o improvvisata, dei buoni amici, la famiglia e tanta voglia di stare insieme, davvero.
La campagna rappresenta il cuore pulsante dell’evoluzione naturale del nuovo posizionamento di Birra Moretti, inaugurato ad aprile con il lancio del nuovo spot TV “Come piace a noi” e ulteriormente rafforzato dalla terza edizione della web serie ‘Come piace a noi: il weekend’ – il nuovo format on air sul canale YouTube del brand che celebra la spontaneità come vero stile di vita e il piacere autentico di stare insieme.
“Attraverso la nuova campagna celebriamo la spontaneità come tratto distintivo del nostro modo, tutto italiano, di stare insieme, rispondendo al bisogno crescente di momenti autentici, anche profondi, perché liberi dalla formalità. – prosegue Pratolongo – Birra Moretti, icona nazionale della convivialità, da sempre accompagna questi momenti: non impone regole, ma crea connessioni, che spesso nascono proprio attorno a una tavola semplice e condivisa, scegliendo di raccontare la bellezza delle cose genuine, delle relazioni spontanee”.
—
Birra Moretti nasce nel 1859 a Udine nella “Fabbrica di Birra e Ghiaccio” fondata da Luigi Moretti. Apprezzata da subito in tutto il Friuli Venezia Giulia, diventa in pochi decenni una birra nazionale. Esportata in oltre 40 Paesi nel mondo – fra cui gli Stati Uniti, la Gran Bretagna, il Canada e il Giappone – Birra Moretti continua a essere universalmente riconosciuta anche in contesti internazionali da esperti del settore provenienti da tutto il mondo. I più recenti riconoscimenti sono stati assegnati alle specialità della famiglia Birra Moretti in occasione del Brands Award, a luglio 2017. Birra Moretti è disponibile sul canale Modern Trade e Ho.Re.Ca. nelle Birra Moretti Ricetta Originale, Birra Moretti Zero, Birra Moretti Baffo d’Oro, Birra Moretti La Rossa, Birra Moretti La Bianca, Birra Moretti IPA e Birra Moretti Limone. Nel 2021 è nata Birra Moretti Filtrata a Freddo.
Birra Moretti: www.birramoretti.it | Bevi Responsabile: www.beviresponsabile.it
INC Istituto Nazionale per la Comunicazione
Novella D’Incecco n.dincecco@inc-comunicazione.it – 338 8538983
Alessandra Dinatolo a.dinatolo@inc-comunicazione.it – 348 4151778
Virginia Matteucci v.matteucci@inc-comunicazione.it- 342 6324138
Arianna Brasca a.brasca @inc-comunicazione.it – 345 9410944
Lucia Severi l.severi @inc-comunicazione.it – 346 4743499
Mina Rizzi m.rizzi@inc-comunicazione.it – 345 6518331