“10.000 PER L’AMBIENTE”: LA MOBILITAZIONE CONTRO LA PLASTICA MONOUSO È UN SUCCESSO
Una mobilitazione nazionale durata un mese, 15 tappe dalla Valle d’Aosta alla Sicilia, per lanciare un messaggio forte e chiaro contro la plastica monouso. Per la seconda edizione di “10.000 per l’Ambiente”, 1.392 persone di HEINEKEN hanno donato spontaneamente il loro tempo per una buona causa: riqualificare le spiagge e le rive dei fiumi nei pressi delle comunità locali in cui è attiva l’azienda birraria. E i risultati dell’iniziativa, anche quest’anno realizzata grazie al sostegno dei volontari di Legambiente, sono al di sopra delle aspettative: 13,5 tonnellate di rifiuti raccolti in totale, di cui il 23% plastica e 11.024 ore donate, 8% in più rispetto allo scorso anno.
Un successo sancito anche dal riconoscimento ricevuto da HEINEKEN nell’ambito di “Fai bella l’Italia”, l’evento organizzato dalla Fai CISL a Matera, per premiare le aziende che si sono dimostrate sensibili ai temi dell’ambiente e del lavoro.
Le persone di HEINEKEN sono state le vere protagoniste dell’iniziativa. La raccolta dei rifiuti si è concentrata sulla plastica e ha avuto un focus specifico legato alla salvaguardia dell’acqua, una delle risorse più importanti del pianeta nonché l’ingrediente di cui è composta la birra per il 95%. Gli specchi d’acqua sono le aree in cui si accumula la maggior parte dei rifiuti in plastica. Da qui la scelta di pulire e riqualificare, proprio nel periodo che segue le vacanze, spiagge e rive dei fiumi, zone sottoposte in estate a maggior stress a causa del turismo e quindi spesso tristemente deturpate dai rifiuti.
Per Alfredo Pratolongo, Direttore Comunicazione e Affari Istituzionali HEINEKEN Italia, “la tutela delle risorse fondamentali per il pianeta è una priorità per HEINEKEN ed è parte integrante della nostra cultura aziendale. Abbiamo messo a punto da diversi anni il piano globale di sostenibilità Brewing a Better World seguito da un team interfunzionale composto da più di 30 persone e investito per poter ridurre il nostro impatto in termini di consumi energetici e idrici. Negli ultimi 10 anni, per esempio, abbiamo ridotto il consumo di acqua in produzione del 41%. Portare valore alle comunità locali è un altro dei punti cruciali di questo programma. Con “10.000 per l’Ambiente” abbiamo deciso di andare oltre e di aggiungere al nostro programma di sostenibilità l’impegno volontario delle nostre persone per ridurre la presenza di plastica nell’ambiente, principale fonte di inquinamento di mari e fiumi. Un impegno concreto ma con un significato anche simbolico. Anche quest’anno abbiamo superato ampiamente l’obiettivo delle 10.000 ore e abbiamo ottenuto una risposta ancora più forte, con una partecipazione del 5% superiore rispetto allo scorso anno. Stiamo implementando, inoltre, importanti misure per ridurre l’utilizzo di plastica monouso in produzione e distribuzione, con un team di lavoro dedicato, ma anche per sensibilizzare le persone a un uso più consapevole. A breve sostituiremo tutte le bottiglie di plastica usa e getta in ufficio con borracce e moderni sistemi di approvvigionamento dell’acqua”.
“10.000 per l’Ambiente” non è stata solo un’attività di pulizia ambientale, ma un tassello di un percorso intrapreso in azienda, e non solo, per diffondere un approccio più consapevole e attento sul tema plastica, argomento molto di moda ma spesso non conosciuto a fondo.
L’iniziativa è stata, infatti, preceduta da un’attività di sensibilizzazione e formazione sul tema plastica, con l’obiettivo di far conoscere meglio a tutta la popolazione aziendale questo materiale e il suo corretto utilizzo, in modo da ridurre sempre più il suo impatto sull’ambiente, sia nell’attività dell’azienda sia nella quotidianità, come cittadini informati e consapevoli.
A questa attività si è affiancato un progetto di Citizen Science insieme a Legambiente. I rifiuti sono stati censiti e catalogati per avere a disposizione dei dati puntuali. Quelli in plastica di piccole e medie dimensioni, che risultano essere i più insidiosi poiché entrano nel ciclo alimentare attraverso la loro dispersione nei tombini e nei sistemi di smaltimento urbano, sono risultati la maggioranza. Un dato che sottolinea ulteriormente l’importanza di un impegno concreto per riqualificare importanti aree naturali del nostro Paese.